Missione Rumore - Associazione italiana per la difesa dal rumore

inquinamento acustico

Rumore da batteria

Segnalazione
Il nuovo vicino di casa suona la batteria che con il frastuono mi procura gravi malesseri, consideri che sono persona malata ipertesa.
Nel quartiere in cui abito c’è sempre stato un clima silenzioso. A chi devo rivolgermi, al comune o ai carabinieri? Tenga presente che in molti del vicinato si lamentano, ma per ora non si sono mossi. Risulta più utile raccogliere firme?
S. P.R.– provincia di Mantova

Risposta dei nostri esperti
Settembre 2015
Gentile signora S. P.R.,
no alla raccolta di firme: non serve a niente.
Quanto al Comune, che in questi casi si rivolge all’A.R.P.A. (Agenzia Regionale Protezione Ambiente), può provare ad inoltrare esposto per inquinamento acustico. Si tratta di un’azione gratuita (cioè senza alcun costo per Lei) ma che in molti casi non risolve il problema del rumore (questa è, purtroppo, la nostra esperienza).
Quanto ai Carabinieri, alcune volte sono efficaci perché sono loro a trasmettere al Tribunale la violazione dell’art. 659 Codice Penale per schiamazzi ed abuso di strumenti musicali.
Certamente, però, l’azione più efficace per risolvere il problema del rumore è il ricorso in Tribunale civile (ricorso d’urgenza ex art. 700 Codice di Procedura Civile), ma l’azione richiede la spesa del consulente tecnico per fare le misurazioni fonometriche e, poi, dell’avvocato.
Per avere altre informazioni in questa materia tecnico-legale le suggeriamo il libro di Giorgio Campolongo “Il rumore del vicinato nelle controversie giudiziarie” editore Maggioli, seconda edizione, 360 pagine.
Cordiali saluti
Campolongo e Campagnoli

Disturbo da condizionatore d’aria

Segnalazione
6 marzo 2013 Sto cercando di affrontare il problema dell’inquinamento acustico prodotto dai condizionatori di un museo, che si trova nelle immediate vicinanze della mia abitazione. Quale iter devo seguire per affrontare la problematica. V. de G. – Palermo

Risposta del nostro esperto
Gentile signora V. de G., in senso stretto “inquinamento acustico” significa l’applicazione del D.P.C.M. 14/11/1997 che è di competenza del Comune. Per attivare la procedura di controllo da parte di A.R.P.A. è sufficiente la richiesta al Comune stesso. È gratis ma spesso non risolve il disturbo da rumore. Invece è certamente più efficace l’azione civile che può essere nelle sue diverse forme processuali: Giudice di Pace, ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c. (presso il Tribunale), A.T.P. (accertamento tecnico preventivo) ex art. 696 riformato c.p.c. e anche la consulenza tecnica ex art. 696 BIS c.p.c. e la causa di merito in Tribunale ex artt. 2043 e 844 c.c. e 32 Costituzione.
Nel suo caso sarà importante capire chi è il proprietario dei muri del museo (non il gestore del museo che non ha legittimazione passiva ex art. 844 c.c.). Nel suo caso avrà a che fare con enti pubblici che, però, nell’ambito del suo procedimento civile saranno considerati come parti resistenti (o convenute) private. Ma a tutto questo dovrà pensarci l’avvocato. Cordiali saluti Campagnoli e Campolongo

Rumore da lavori per la realizzazione di parcheggio interrato

Segnalazione
20 dicembre 2012 I lavori per il parcheggio interrato Piazzale Leonardo da Vinci in pieno centro a Mestre continuano nel più completo disinteresse dell’amministrazione comunale e, ahimè, dell’informazione e stampa locale, nei confronti del benessere psicofisico e della sicurezza dei propri concittadini per il derivante INQUINAMENTO ACUSTICO a dispetto di tutti i manuali delle “BUONE PRATICHE SUL DISINQUINAMENTO ACUSTICO”. Ho creato un blog facebook dedicato alla vicenda sperando di mobilitare qualche coscienza civica ! http://www.facebook.com/groups/376725185726685/ sarei felice di contare sul sostegno di Missione Rumore D. S.

Risposta del nostro esperto
Gentile signor D.S., ci scusiamo per il ritardo della risposta. Sicuramente potete contare su Missione Rumore per aderire a vostre future iniziative pubblicistiche, come fosse spiegare a giornalisti gli effetti devastanti del disturbo da rumore. Forse già sapete che le attività più rumorose sono proprio quelle dei primi tempi soprattutto per scavi e relativi trasporti. Certamente che se fossimo – ma ahimé non siamo – in Germania o in Svezia le macchine e, soprattutto, le tecniche di scavo, nonché gli orari sarebbero molto meno rumorose. Forse è anche il caso di promuovere azione giudiziaria per danni contro la Società responsabile del cantiere, ma limitando l’azione al solo risarcimento del danno (forse senza pretendere alcun intervento nell’obbligo del fare e non fare, ma per questo occorre l’avvocato). Vi potrà essere utile la recente sentenza di Cassazione Civile a sezioni unite del 27 febbraio 2013 n. 4848 che liquida euro 2.000 a ciascuno dei ricorrenti per ogni anno di esposizione al rumore accertato dal C.T.U. eccedente il limite del tollerabile. Si trattava in quel caso di un parco pubblico di proprietà comunale, gestito da una Società privata che il Giudice ha ritenuto responsabile di non avere adottato tutti gli interventi per evitare i rumori molesti di notte di ragazzi che giocavano al pallone e di motorini. Caso che presenta alcune affinità con il vostro, quanto alla possibile sovrapposizione di competenze amministrative con quelle civilistiche (ma anche qui occorre il vostro avvocato). Cordiali saluti Campagnoli e Campolongo

Press

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