Disturbo da musica dal vivo
SEGNALAZIONE:
Pub che fa musica dal vivo almeno due giorni a settimana fino alle tre di notte
A. G. Lecce
Gent.ma Sig.ra
Il problema da Lei lamentato riguarda la materia del disturbo da rumore, regolamentata quindi dall’art. 844 c.c. La giurisprudenza relativa all’articolo suddetto afferma che un’immissione di rumore non sia da considerarsi tollerabile se supera i 3 dB sul rumore di fondo.
Un consulente tecnico in materia di acustica, di sua fiducia, dovrà effettuare le misurazioni sul posto in concomitanza con il presentarsi del problema. Dalla valutazione dei risultati forniti il tecnico sarà in grado di confermare o meno il superamento della condizione di normale tollerabilità. In caso positivo, Le suggeriamo in prima istanza di contattare i gestori del PUB, informarli su quanto accertato e cercare un possibile accordo.
Qualora non si trovasse una soluzione stragiudiziale, Le suggeriamo di rivolgersi ad un legale per l’azionamento di un procedimento civile di accertamento tecnico preventivo, se ritenuto utile, segnatamente in riferimento all’art. 844 del Codice Civile oppure, qualora il disturbo sia esteso sulla pubblica via verso un numero indeterminato di persone, in riferimento all’art. 659 del Codice Penale.
cordiali saluti
ing. S. Scaramuzzi
Disturbo da musica del pub sotto casa
Segnalazione:
Il pub sotto casa ha recentemente cambiato gestione. Fino a quel momento non erano mai stati riscontrate problematiche di questo tipo, anzi, i precedenti proprietari avevano provveduto a “piombare” le casse acustiche. Ora la musica nei weekend raggiunge livelli intollerabili, si sente fino in fono alla strada e il mio appartamento rimane esattamente sopra al locale con conseguenti pareti e pavimenti che vibrano, tanto da impedire praticamente di poter stare in casa. Abbiamo già provato a chiedere civilmente di abbassare ma senza grandi risultati. Vorrei un consiglio sul modo più veloce e indolore per risolvere la situazione. Grazie mille.
G.B. – Biella
Risposta:
dicembre 2018
Gent.ma Sig.ra G.B. buongiorno.
Il problema da Lei lamentato riguarda la materia del disturbo da rumore, regolamentata quindi dall’art. 844 c.c. La giurisprudenza relativa all’articolo suddetto afferma che un’immissione di rumore non sia da considerarsi tollerabile se supera i 3 dB sul rumore di fondo.
Al fine di verificare l’esistenza di tale condizione, Le suggeriamo di rivolgersi ad un consulente tecnico in materia di acustica che possa effettuare misurazioni sul posto in concomitanza con il presentarsi del problema. Da tali misurazioni, il consulente individuerà i parametri descrittori idonei al fine di rappresentare il rumore (intrusivo) generato dalla musica.
Dalla valutazione dei risultati forniti dai parametri descrittori, il tecnico sarà in grado di confermare o meno il superamento della condizione di normale tollerabilità.
In caso positivo, Le suggeriamo in prima istanza di contattare i gestori del PUB, informarli su quanto accertato e cercare un possibile accordo.
Qualora non si trovasse una soluzione stragiudiziale, Le suggeriamo di rivolgersi ad un legale per l’azionamento di un procedimento civile di accertamento tecnico preventivo, se ritenuto utile, segnatamente in riferimento all’art. 844 del Codice Civile oppure, qualora il disturbo sia esteso sulla pubblica via verso un numero indeterminato di persone, in riferimento all’art. 659 del Codice Penale.
Cordiali saluti,
dott. ing. Guido Berra
Schiamazzi notturni
Segnalazione:
Buongiorno, si tratta di rumori molto invalidanti e invadenti causati da gruppi prepotenti di persone chiassose e agressive sui marciapiedi e sulla strada davanti ad attività commerciali che non hanno nessun orario: urli, klaxon, saracinesche che si alzano e si abbassano a tutte le ore della notte, motori di macchine che non vanno mai spenti , risse… Chiamare le forze dell’ordine ha permesso al quartiere un paio d’ore di sonno al massimo ma non ha mai risolto il problema della nostra strada. A disposizione per maggiori dettagli. Grazie in anticipo.
L.D. – Torino
Risposta:
maggio 2018
Preg.mo Sig. L.D. buongiorno.
A mio avviso, esistono due possibili alternative per affrontare la problematica da Lei esposta.
La prima possibilità, sotto il profilo amministrativo, consiste nel recarsi di persona presso il Comando della Polizia Municipale di Torino, sito in Via Bologna 74, ed esporre il problema, oppure presentare un esposto all’Ufficio Inquinamento Acustico della Città di Torino utilizzando il modulo disponibile sul sito del Comune all’indirizzo http://www.comune.torino.it/ambiente/rumore/acust_esposto/index.shtml
La seconda possibilità, da azionarsi invece sul piano civilistico, prevede l’azionamento di una causa civile per disturbo da rumore ex art. 844 del Codice Civile. In questo caso, il nodo tecnico-giuridico da risolvere con un legale esperto in materia è la riconduzione del disturbo determinato dagli avventori chiassosi nella pubblica via (o marciapiede) alle specifiche attività commerciali.
Cordiali saluti,
dott. ing. Guido Berra