Missione Rumore - Associazione italiana per la difesa dal rumore

"L'Esperto risponde" di Missione Rumore

Rubrica a cura di Dott. Roberto Campagnoli e Dott. Ing. Giorgio Campolongo

Rumore e odore di attività di panificazione

Domanda:

Buonasera,

ogni giorno, tra le 5.30 e le 6.00 del mattino nel kebab a pian terreno dello stabile dove vivo producono rumori forti di trascinamento e colpi continui che vanno avanti almeno fino alle 9.00 del mattino. Tali rumori sono da ricondurre alla produzione di pane azzimo che viene poi cotto con odori di bruciato che impediscono l’apertura delle finestre della mia casa. I rumori vengono prodotti in corrispondenza della mia camera da letto ma si propagano per l’intero appartamento.

Cordiali saluti, R.D.S.

Le considerazioni del tecnico di Missione Rumore

Gentile R.D.S.,

le immissioni di rumore causate dalle attività produttive sono soggette ai limiti assoluti e differenziali definiti dalla Legge 447/95 (inquinamento acustico): la prima azione di tutela che potrebbe intraprendere consiste nella segnalazione al Comune del fatto, con la contestuale richiesta di verifica del rispetto dei suddetti, sia in periodo notturno (dalle 22:00 alle 6:00) che diurno.

Questi limiti cd. “amministrativi” sono intesi per proteggere dall’inquinamento acustico la collettività, non il benessere psicofisico della persona esposta e sono diversi da quelli adottati in sede civilistica.

L’eventuale accertamento del loro superamento e la riconduzione del rumore prodotto dall’attività al loro rispetto potrebbe lasciare che questa immissione, pur rientrante in tali limiti, permanga intollerabile sia soggettivamente che per il criterio della “normale tollerabiltà” giudiziaria.

Altra via, completamente indipendente da quella amministrativa, è quella privatistica.

Questa può consistere innanzitutto nell’esperire il tentativo di una conciliazione bonaria delle differenti esigenze (per iscritto, poichè diviene giusto poter dimostrare che questo è avvenuto, nell’eventuale proseguio in disaccordo del confronto delle divergenti necessità in rapporto ai rispettivi diritti), invitando comunque a cessare le attività che pregiudicano il libero o completo godimento del suo bene.

A titolo di esempio, l’imprenditore potrebbe accettare di riorganizzare la propria attività, spostando in orari che non recano nocumento sia l’immissione di rumori che quella di fumo ed odori, considerato che il pane azzimo non ha le stringenti necessità di tempi di lievitazione e riposo degli impasti lievitati.

Un’ulteriore iniziativa potrebbe consistere nell’interessare l’amministratore, riguardo le eventuali indicazioni del Regolamento di Condominio sugli orari di silenzio ed il loro rispetto.

Se esperiti i tentativi bonari -e sostanzialmente privi di oneri economici- il problema non si fosse risolto e non si potesse sopportare di subire le immissioni, o volerlo, non resta che intraprendere la via giudiziaria.

Questa richiede di fornire prova delle immissioni – solitamente affidata alla perizia di un tecnico acustico, con competenza nell’acustica forense-  da porre a base del ricorso.  Sarà cura del legale del cui patrocinio e competenza sarà necessario fruire decidere quale fra gli agibili procedimenti adire in tutela sua e dei suoi interessi (se con ricorso d’urgenza, richiesta di  accertamento tecnico preventivo o agire direttamente in Giudizio).

Filiberto Pisoni

 

Rumore di lampada antizanzare che disturba di notte

Domanda :

Una famiglia di dirimpettai che vive nel condominio di fianco al mio quest’estate ha installato sul proprio terrazzo una classica lampada antizanzare, che però tengono accesa all’esterno tutta la notte anche se dormono a finestre chiuse. Nel silenzio notturno, si sentono dunque le scariche elettriche – ovviamente a intervalli irregolari ma a volte continue anche per 3-4 minuti (se per es. attira insetti grossi) e comunque con continuità fino al mattino. Il rumore improvviso delle scariche già diverse volte mi ha fatto svegliare, con umore irritato e spesso senza riuscire a riprendere sonno.
Può essere una soluzione segnalare la cosa all’amministratore del condominio confinante? O sono io troppo sensibile?

 

Gentile signor D.M.,

i rumori che derivano dalle lampade antizanzare sono perlopiù di tipo impulsivo e quindi purtroppo adatti ad arrecare disturbo, specie nel silenzio notturno.

Provvedderei senz’altro al cercare un contatto con i proprietari del dispositivo, anche attraverso il loro amministratore di condominio, informandoli che la rumorosità dell’apparecchio arreca disagio e chiedendo lo spegnimento notturno.

É sperabile che l’aver intrapreso l’azione suddetta sia rapidamente risolutivo, trattandosi poi di un rumore che non reca alcun beneficio a chi lo produce ed è evitabile con la semplice installazione di un economico timer a presa.

Filiberto Pisoni

Disturbo da musica dal vivo

SEGNALAZIONE:

Pub che fa musica dal vivo almeno due giorni a settimana fino alle tre di notte
A. G. Lecce

Gent.ma Sig.ra

Il problema da Lei lamentato riguarda la materia del disturbo da rumore, regolamentata quindi dall’art. 844 c.c. La giurisprudenza relativa all’articolo suddetto afferma che un’immissione di rumore non sia da considerarsi tollerabile se supera i 3 dB sul rumore di fondo.
Un consulente tecnico in materia di acustica, di sua fiducia, dovrà effettuare le misurazioni sul posto in concomitanza con il presentarsi del problema. Dalla valutazione dei risultati forniti il tecnico sarà in grado di confermare o meno il superamento della condizione di normale tollerabilità. In caso positivo, Le suggeriamo in prima istanza di contattare i gestori del PUB, informarli su quanto accertato e cercare un possibile accordo.
Qualora non si trovasse una soluzione stragiudiziale, Le suggeriamo di rivolgersi ad un legale per l’azionamento di un procedimento civile di accertamento tecnico preventivo, se ritenuto utile, segnatamente in riferimento all’art. 844 del Codice Civile oppure, qualora il disturbo sia esteso sulla pubblica via verso un numero indeterminato di persone, in riferimento all’art. 659 del Codice Penale.
cordiali saluti
ing. S. Scaramuzzi