Segnalazione:
Spostamento mobili, chiacchiere a voce alta, risate… tutto a partire dalle 22 e solitamente alle 3 del mattino ancora continuano. Sono i vicini del piano di sotto. Già richiamati da me, da chi viveva qui prima di me e dall’amministratore. In 10 anni ho visto arrivare i carabinieri ben 2 volte, ma la signora è in cura per non so quali problemi psicologici (e il figlio non è meglio) e dopo alcuni giorni di trattamento obbligatorio, torna a casa ed è tutto come prima. Peggio ancora da quando il figlio non va più a scuola e non lavorando può permettersi di stare sveglio fino alle 3, 4 del mattino per poi dormire fino a mezzogiorno.
Sono 10 anni che sopporto, ma ora le mie orecchie cominciano a rifiutare i tappi di notte e inizio ad essere nervosa e stanca. Sono proprietari dell’alloggio, quindi non posso neanche sperare che vadano via. Possibile che non ci sia nulla da fare? Grazie e chiedo scusa per lo sfogo.
Buon lavoro
E.C. – Perosa Argentina (TO)
Risposta:
dicembre 2018
Gent.ma Sig.ra E.C. buongiorno.
Le confermo che il coinvolgimento dell’Amministratore è stato assolutamente corretto sotto il profilo procedurale.
A mio avviso, viste le azioni già da Lei intraprese, la possibile alternativa per affrontare la problematica da Lei esposta prevede di incaricare un Tecnico Competente in Acustica di eseguire rilievi strumentali dei livelli sonori, accompagnati da riprese audio-video, finalizzati ad accertare la condizione dei luoghi.
Un consulente difensore potrà poi impiegare tale accertamento tecnico a fondamento delle argomentazioni in un eventuale ricorso, valutando l’opportunità di attuare un procedimento cautelare evidenziando il fatto che l’attività dei suoi vicini rumorosi costituisce di fatto un pericolo per la Sua salute.
Prima di attuare tali azioni, Le suggerisco di trasmettere la segnalazione all’Amministratore a mezzo raccomandata o e-mail certificata (messaggio da indirizzo di posta certificata a indirizzo di posta certificata) e Le consiglio in ogni caso di far presenziare al disturbo alcune persone terze (non appartenenti al nucleo familiare) in grado di poter eventualmente testimoniare i fatti da Lei denunciati.
Cordiali saluti,
dott. ing. Guido Berra