
Disturbo causato dall’uso di strumenti musicali in condominio
Segnalazione:
Abito in un condomino di ca.50 anni di età. Soffitti con solette di basso spessore e con travi di legno che fungono da sostegno (no metallo)
No isolamento acustico.
Il vicino , dell’appartamento sopra al mio, suona sia la chitarra elettrica, classica che il pianoforte, arrecando forte disturbo continuativo, in quanto si esercita quotidianamente. Anche il calpestio risulta essere molto accentuato. Regolamento di condominio vecchio e con articoli di dubbia interpretazione. Ho chiesto che facesse un camera insonorizzata. Ho provato a parlarci ma rimane nella sua posizione. Chiedo cortesemente supporto per come comportarmi per farlo smettere o limitarne l’azione. GRAZIE
L.P., Merano
Risposta:
Gentile signor L. P.,
il suo caso rientra nel disturbo arrecato da attività antropiche che si svolgono all’interno dello stesso stabile: la condizione in cui si realizzano le immissioni che lei descrive è normalmente esclusa dalla possibilità di ottenere tutela pubblicistica richiedendo, tramite il Comune, che APPA effettui delle rilevazioni fonometriche.
Il suo Comune, però, disciplina con l’art. 12 del Regolamento di Polizia urbana l’uso di strumenti musicali all’interno delle abitazioni private. Sono imposte limitazioni di orario e comunque è vietato, anche se genericamente, arrecare disturbo con rumori non tollerabili.
Lei potrebbe pertanto rivolgersi al Comune, con le formalità del caso, richiedendo un intervento della Polizia Locale ai sensi del predetto articolo.
Dalla prospettiva del regolamento di condominio e della sua applicazione, se il regolamento è di dubbia interpretazione e l’amministratore non è stato ancora interessato, potrebbe informarlo e esplicitare una richiesta di suo intervento.
Diversa cosa sarebbe se le immissioni dovute all’uso continuativo di strumenti musicali fossero atte a disturbare il riposo e la quiete di una pluralità di persone. Se così fosse si prospetterebbe la possibilità di ottenere un intervento della Autorità giudiziaria a seguito di esposto per presunta violazione dell’articolo 659 c.p.
Le possibilità elencate sopra, salvo le raccomandate, sono non onerose.
Sostenendo i relativi costi, potrebbe rivolgersi ad un legale per ottenere una interpretazione professionale del regolamento di condominio e comprendere se esiste la possibilità di una azione giudiziaria che esuli dalla necessità di dimostrare l’entità delle immissioni disturbanti.
Se invece fosse necessario, o preferibile, intraprendere un’azione giudiziaria per immissioni intollerabili (art. 844 c.c.), l’incarico ad un tecnico acustico consentirà di averne una rappresentazione oggettiva e di quantificarne l’entità. Sarà poi compito del suo legale valutare quale specifica azione intraprendere per ricondurre alla tollerabilità i rumori molesti.
Cordiali saluti
Filiberto Pisoni
Attività domestiche ore 5:30 mattino
Segnalazione:
La vicina del piano di sopra alle 05.30 del mattino nel silenzio assoluto comincia e continua per un bel pò a fare rumori del tipo bicchieri sul tavolo della cucina o sul piano di lavoro. Io penso che tolga la polvere spostando oggetti e li rimetta a posto. Poco prima delle 06.00 iniziano colpi come rovesciamento per terra di qualche cosa, caduta di oggetti come manico di scopa, scopa che pulisce sbattendo sulla ringhiera del balcone, ed altri colpi non ben decifrati poi verso le 06.20 lavatrice in funzione poiché alle 07.00 quando mi alzo è in stato di centrifuga. Infine ogni mattina sulla mia testa alle 06.00 fino alle 06.45 cammina sul pavimento in legno che scricchiola tremendamente per sventrare il letto e mette le coperte le lenzuola e i cuscini coi tappeti fuori dalla finestra ed ogni volta qualche colpo per sbattere, contestualmente un paio di colpi anche ai materassi. Le ho parlato più volte e mi ha detto che fa le pulizie perché sebbene sia in pensione lavora presso un caf e quindi deve essere tutto perfetto prima di uscire.
La domenica mi grazia iniziando alle 07.00 circa. Sono cinque anni che va avanti mi sto esaurendo non so più cosa fare perché mi toglie 1 ora e più di sonno.
N.G. – Torino
Risposta:
28 giugno 2017
Preg.mo Sig. N.G. buongiorno.
In letteratura scientifica è noto come i disturbi del sonno abbiano un impatto sulla qualità della vita. Quando il rumore disturba il sonno, l’intero organismo ne risente negativamente, soprattutto se l’interferenza si concretizza con bruschi risvegli dovuti all’impulsività dei picchi di rumore. In presenza di tali situazioni la qualità e la continuità del sonno vengono irrimediabilmente compromesse.
Le suggeriamo innanzitutto, nel caso non abbia ancora agito in tal senso, di verificare la presenza nel Regolamento di Condominio di eventuali limitazioni di orario alle attività che possano arrecare disturbo e pertanto richiederne l’applicazione.
In ogni caso, il problema da Lei lamentato riguarda la materia del disturbo da rumore, regolamentata dall’art. 844 del Codice Civile.
La giurisprudenza costante in materia di disturbo da rumore afferma che un’immissione di rumore non sia da considerarsi tollerabile se supera i 3 dB sul rumore di fondo, avuto segnatamente riguardo ai valori istantanei (impiegando i livelli percentili come parametri descrittori).
Al fine di verificare l’esistenza di tale condizione, Le suggeriamo di rivolgersi ad un consulente tecnico esperto in materia di acustica che sia abilitato ad effettuare misurazioni sul posto in concomitanza con il presentarsi del problema. Da tali misurazioni, il consulente potrà individuare i parametri descrittori idonei al fine di rappresentare il rumore (intrusivo) proveniente dal piano superiore.
Dalla valutazione dei risultati forniti dai parametri descrittori scelti, il tecnico sarà in grado di confermare o meno il superamento della condizione di normale tollerabilità.
In caso positivo, Le suggeriamo in prima istanza di contattare la vicina del piano superiore, informarla su quanto accertato e cercare un possibile accordo. Qualora non si trovasse una soluzione stragiudiziale, non potrà fare altro che rivolgersi ad un legale per un’eventuale mediazione e successivamente, in caso di esito negativo, l’azionamento di un procedimento civile di accertamento tecnico preventivo, segnatamente in riferimento all’art. 844 del Codice Civile.
Cordiali saluti,
dott. ing. Guido Berra
Limiti da strumenti musicali, bambini e rumori domestici
Segnalazione
Vorrei avere delle informazioni più precise sui limiti legali delle emissioni di rumore prodotto da strumenti musicali, bambini e rumori domestici prodotti dai vicini in ore notturne 4-5 del mattino, 23-24 di notte.
S.D. – Firenze
Risposta dei nostri esperti
Settembre 2015
Gentile signora,
nelle controversie giudiziarie (art. 844 Codice Civile) il limite massimo della tollerabilità di giurisprudenza è di non più di 3 decibel oltre il rumore di fondo.
Per avere altre informazioni in questa materia tecnico-legale le suggeriamo il libro di Giorgio Campolongo “Il rumore del vicinato nelle controversie giudiziarie” editore Maggioli, seconda edizione, 360 pagine.
Cordiali saluti
Campolongo e Campagnoli