Missione Rumore - Associazione italiana per la difesa dal rumore

Pub, bar, discoteche, ristoranti

Disturbo da ristorante

Segnalazione:
Abitiamo nello stesso stabile di un ristorante e il nostro alloggio è sullo stesso piano diviso da muro di cartongesso. Il locale nonostante gli orari civili di ristorazione sfora fino a tardi (3am) con musica e vociferare della clientela e il rumore continuo di strisciamemto tavoli e sedie. Insopportabile. In casa è come averli attaccati. Noi siamo affittuari dello stesso padrone che affitta il ristorante a terzi.
M.V. – Cherasco (CN)

Risposta:
marzo 2018

Preg.mo Sig. M.V. buongiorno.
Il problema da Lei lamentato riguarda la materia del disturbo da rumore, regolamentata quindi dall’art. 844 c.c. La giurisprudenza relativa all’articolo suddetto afferma che un’immissione di rumore non sia da considerarsi tollerabile se supera i 3 dB sul rumore di fondo.
Al fine di verificare l’esistenza di tale condizione, Le suggeriamo di rivolgersi ad un consulente tecnico in materia di acustica che possa effettuare misurazioni sul posto in concomitanza con il presentarsi del problema. Da tali misurazioni, il consulente individuerà i parametri descrittori idonei al fine di rappresentare il rumore (intrusivo) generato dalla musica, dalla movimentazione di tavoli e sedie e dal vociare dei clienti del ristorante.
Dalla valutazione dei risultati forniti dai parametri descrittori, il tecnico sarà in grado di confermare o meno il superamento della condizione di normale tollerabilità.
In caso positivo, Le suggeriamo in prima istanza di contattare i gestori del ristorante, informarli su quanto accertato e cercare un possibile accordo.
Un consulente tecnico in materia di acustica potrebbe anche valutare se un eventuale incremento dell’isolamento acustico della parete che divide la Vs abitazione dal ristorante possa portare dei benefici.
Qualora non si trovasse una soluzione stragiudiziale, Le suggeriamo di rivolgersi ad un legale per l’azionamento di un procedimento civile di accertamento tecnico preventivo, se ritenuto utile, segnatamente in riferimento all’art. 844 del Codice Civile.

Cordiali saluti,
ing. Guido Berra

Rumori di avventori e calciobalilla da bar

Segnalazione: Rumori dovuti a calciobalilla e urla di avventori…nonche’ cattivo funzionamento dei serramenti esterni.

M.P. (FG)

26.10.2017

Risposta:

Nel Suo caso trattandosi di attività lavorativa o commerciale, Lei potrebbe rivolgersi al Comune per avere le misurazioni fonometriche effettuate da A.R.P.A. in casa Sua. Ma, per vari motivi, questo tipo di intervento troppo spesso non risolve il problema. Le suggeriamo di rivolgersi al Tribunale e, per far questo, prima far effettuare misure fonometriche da un tecnico di sua fiducia. che dovrà lei stesso incaricare.
Però, siccome si tratta di rumore prodotto  dal vociare dei clienti  del bar, è prevedibile che quando vi sarà il sopralluogo del perito mandato dal Giudice – necessariamente nel contraddittorio tra le parti – il rumore cessi perché i clienti sono avvisati. Le occorrerà superare questa difficoltà preventivamente con delle misure di parte,   fonometriche, del Suo consulente tecnico e con testimoni.

Cordiali saluti

ing. S. Scaramuzzi

Rumore da condizionatori di ristorante

Segnalazione: All’interno del cortile condominiale, su terrazzo di proprietà esclusiva sono stati montati due grossi condizionatori a servizio di un ristorante che aprirà a breve. L’impianto resta accesso giorno e notte e durante le ore notturne risulta molto rumoroso, forse per effetto della cassa di risonanza creata dai palazzi circostanti. Durante la notte i compressori producono diversi spunti forse per raggiungere la temperatura.

G.F. Bari

Lei ha due strade da percorrere: la prima essendo un rumore prodotto da un’attività commerciale può fare un esposto direttamente al Sindaco per richiedere l’intervento dei Tecnici dell’A.R.P.A. di riferimento (Bari), o un’azione  giudiziaria.
Poichè il disturbo è cominciato da poco, Le consiglierei un ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c. (presso il Tribunale) oppure un A.T.P. (accertamento tecnico preventivo) ex art. 696 riformato c.p.c..
Contestualmente, dovrà incaricare un consulente tecnico per eseguire le misurazioni fonometriche in casa sua allo scopo di verificare se è superato il limite massimo della normale tollerabilità di giurisprudenza pari a non più di 3 dB sul rumore di fondo (L95 fast con le sorgenti di rumore spente).
Tale perizia potrà allegarla alle sue denunce di carattere amministrativo che a quelle penali.
Solo dopo la perizia tecnica – come Missione Rumore raccomanda da anni – potrà rivolgersi ad un avvocato di sua fiducia, forse lei stesso lo è, per dar seguito ad un’azione giudiziaria più appropriata al suo caso.
Il nostro consiglio è comunque quello di cercare di addivenire ad un accordo stragiudiziale con la parte, comunicando in primo luogo il vostro disagio e cercando assieme una soluzione conciliativa, ad esempio con un intervento di bonifica acustica sulle macchine.

Cordiali saluti.

Ing. S Scaramuzzi

Press

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